Come curare l’edera: il metodo innovativo del giardiniere

Come tutte le piante, anche l’edera richiede una particolare cura e molta attenzione durante la sua crescita. Molto diffusa e apprezzata per le sue capacità decorative, l’edera si adatta facilmente agli ambienti e alle condizioni climatiche. Abbellisce muri, pareti e recinsioni ma richiede una certa cura non sono dal punto di vista estetico.

Pianta resistente e rigogliosa ma come mantenerla sempre sana e in ottima salute così da avere un bell’aspetto e una crescita perfetta? Bisogna innanzitutto imparare a conoscere l’edera, per sapere come è composta e di cosa potrebbe avere bisogno per vivere al meglio nei nostro giardini, ma anche all’interno di alcune strutture in presenza di condizioni favorevoli.

Caratteristiche principali dell’edera

Le sue foglie hanno margini variegati, solitamente sono di colore verde scuro con alcune striature. L’edera è una pianta rampicante molto rigogliosa che grazie a delle piccole radici aeree sviluppa la sua crescita in altezza attaccandosi sui muri o su altre superfici. Resiste al freddo ma anche alla siccità adattandosi a terreni diversi ma sempre ben drenati.

La tolleranza al sole dell’edera è abbastanza buona ma non con esposizione diretta ai raggi solari, preferisce infatti zone di semi ombra o ombreggiate, soprattutto nelle ore più calde della giornata. Se posizionata all’interno di una struttura è preferibile posizionarla vicino ad una finestra che sia in direzione nord o est.

Come curare l’edera

Molti pensano che prendersi cura di una pianta rampicante sia una cosa semplice, quasi scontata, ma non è così. L’edera ha bisogno di molte cure e accorgimenti per dare il meglio di sé e mantenere una corretta salute. Sono diverse le fasi da seguire per curare al meglio l’edera, vediamoli insieme.

  • Annaffiatura: con frequenza regolare, attenzione ad evitare i ristagni. In base alla stagionalità aumentare o diminuire le annaffiature.
  • Concimazione: durante l’estate e la primavera è bene fornire all’edera un fertilizzante liquido per darle i giusti nutrienti.
  • Potatura: prima della ripresa vegetativa in primavera, per eliminare e rami secchi e contenere la crescita della pianta.
  • Rinvaso: ogni 2-3 anni in primavera, spostare in un vaso più grande che conceda maggiore sviluppo.

I problemi legati alla salute della pianta potrebbero riguardare anche le foglie, se dovessero essere gialle potrebbero essere sintomo di eccessiva annaffiatura o carenza di nutrienti, opportuno dunque ricorrere alla concimazione e attenzionare la quantità di acqua fornita. Se le foglie dovessero essere secche potrebbe trattarsi di un attacco di parassiti o semplicemente essere in un ambiente troppo secco.

Ultimamente sono stati sviluppati dei metodi più innovativi per la cura dell’edera, come ad esempio l’illuminazione a LED che favorirebbe la crescita e la fotosintesi o l’idroponica, un sistema che consentirebbe all’edera di tratte i nutrienti direttamente dall’acqua assorbita.
Ricordate che ogni pianta è un individuo a sé e che ha delle esigenze che possono variare leggermente da una all’altra, osservate la vostra edera e adattate le vostre cure alle sue necessità.

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