La potatura, anche se si tratta di un’operazione molto stressante per le piante, deve essere effettuata per la loro salute, ma deve essere fatta nel modo giusto, senza andare a danneggiarla, infatti una potatura sbagliata può portare a farle ammalare e soffrire. Quindi è importante seguire una corretta potatura, in modo tale da andare a salvaguardare la salute della pianta nel modo giusto.
Gli scopi principali sono andare a limitare o a ridurre le dimensioni, dare una forma e migliorare la penetrazione della luce. Inoltre serve anche per andare ad incrementare la produzione dei fiori e ad eliminare i rami secchi, danneggiati o addirittura malati. In questo articolo andremo a vedere come e quando bisogna fare questa operazione.
Come potare una pianta
Le piante quindi hanno bisogno di essere quotate nel modo giusto e per tale motivo andremo a vedere alcune regole essenziali per quest’operazione. La prima regola generale è che bisogna capire se si devono tagliare i rami completi evitando quindi i tagli a metà, lasciandolo più corto. Il taglio deve essere eseguito in un in corrispondenza di una biforcazione in modo tale da non andare a lasciare monconi.
Si devono eliminare per prima cosa i rami rotti o anche quelli secchi, per poi passare a quelli rivolti verso il centro della pianta, quelli che si incrociano con altri rami e anche quelli che sono troppo vicini tra loro o che crescono in parallelo. se esso è troppo lungo si fa prima ad accorciare e poi si va ad eseguire il taglio definitivo alla base.
Quando effettuare la potatura delle piante
Le piante hanno bisogno di una corretta potatura ma essa deve essere effettuata in un periodo particolare, che dipende dalle condizioni climatiche ma anche dal tipo di pianta o albero che si va a tagliare. In questo articolo quindi andiamo a sviluppare un calendario in modo tale da sapere il periodo adatto:
- gennaio: è opportuno potare il melo, il pero, il lampone, l’uva spina e il ribes;
- febbraio: l’albicocco, il susino e la vite;
- marzo: gli agrumi, il kiwi e il pesco;
- aprile: il ciliegio, le eucalipto, l’aronia, l’ippocastano;
- maggio: l’albicocco, il melo, il pesco e gli agrumi;
- giugno: il ribes bianco e l’uva spina;
- luglio: l’albicocco, il lampone, il limone e ribes;
- agosto: l’ortensia, le piante da frutto, le rose, il celastro;
- settembre: il ribes nero, la rosa, il ginepro, l’edera, il biancospino;
- ottobre: la betulla, il kiwi, i lamponi, la vite, l’ortensia, il nocciolo e l’edera;
- novembre: il pero, il melo, il susino e l’albicocco;
- dicembre: il biancospino, il ribes, il sambuco e il faggio.
Ovviamente, la potatura cambia in base alle stagioni ad esempio in primavera si vanno a effettuare le potature più sostanziose dato che ancora non sono spuntate le prime foglie. In estate invece si devono effettuare le potature solo sulle piante che si sono già sviluppate e hanno ultimato anche la fioritura mentre in autunno, ovvero il periodo del riposo vegetativo, essa risulta essere più facile ma i tempi di cicatrizzazione sono più lunghi.
Mentre in inverno, soprattutto per le conifere e le latifoglie, sono in stasi e quindi gli attacchi da patogeni o infezioni è più basso. Ovviamente bisogna considerare il tipo di pianta che si vuole andare a potare e soprattutto il clima del luogo che non deve essere mai troppo freddo perché potrebbe portare a malattie e a danneggiare la pianta.