Come piantare i gerani: il consiglio della zia giapponese

I gerani sono tra i fiori “da balcone” e “da giardino” maggiormente colorati e diffusi, non solo in Italia ma anche nella maggior parte del resto del mondo, almeno dove la luce solare abbonda in quantità, e sono anche molto comuni perchè non necessitano di una cura particolarmente precisa, diventando quindi da tempo alla portata di tutti. Ma piantare gerani non è qualcosa da prendere troppo alla leggera.

Sono piante sempreverdi che nelle giuste condizioni possono di fatto crescere buona parte dell’anno e fiorire per almeno buona parte della primavera e dell’estate, il geranio resta una pianta molto duttile da impiegare in qualsiasi contesto dove esiste una sufficiente esposizione solare, condizione quindi che rende la sua coltivazione alla portata di tutti.

La coltivazione dei gerani è facile?

Esistono tantissime sotto varietà del geranio, una pianta che da tempo è stata selezionata in varie tipologie di cultivar così da fornire una scelta estetica in fatto di colori e dimensioni quanto più definita possibile, tutte però sono pressappoco sovrapponbili, che possono dare grosse soddisfazioni ma anche introdurre molti alla pratica della cura delle piante.

Il geranio è infatti una pianta “abbastanza semplice” ma che soprattutto durante il ciclo delle stagioni ed in modo ancora più definito richiede delle buone attenzioni, a partire dalla semina, che va considerata nel posizionamento ancora prima di effettuarla praticamente parlando. Una giusta irrigazione ma soprattutto una corretta esposizione solare è fondamentale a dir poco.

Come piantare i gerani

Essendo una pianta dalle origini africane almeno 4-5 ore di sole al giorno non devono mai mancare, anche in inverno va garantita nei limiti, e la temperatura ambientale dei gerani non deve mai calare sotto i 10 gradi centigradi altrimenti la crescita si blocca e temperature ancora più ridotte possono portare alla dipartita della pianta stessa. Come coltivarla?

  • Se intendiamo seminarla abbiamo bisogno di un terreno equilibrato, va bene quello che possiamo acquistare anche al supermercato
  • Sviluppa radici abbastanza importanti e profonde, quindi ha bisogno di spazio, sufficiente almeno 40 cm di profondità e 30 in larghezza in fatto di vaso
  • Ricordarsi di dare la giusta distanza alle piante, quindi seminare ad almeno una ventina di cm le une dalle altre
  • Lo strato inferiore deve essere sviluppato da torba, sabbia o altro materiale in grado di drenare l’acqua
  • I semi vanno interrati a pochi cm di profondità

Possiamo scegliere due periodi dell’anno come quelli più indicati per la semina tra marzo ed aprile ma anche prima dell’inverno quindi da settembre fino alla fine di ottobre. In tutti i casi sono essenziali due fattori, la luce come detto ed una corretta innaffiatura che deve essere sempre mediamente generosa in estate in modo da non lasciare il terreno secco ma neanche zuppo.

Essenziale poi anche la potatura che serve a liberare la pianta da elementi “inutili” ma anche sviluppare un vero e proprio tipo di protezione contro alcuni parassiti, ad esempio insetti o altri elementi che possono intaccare la salubrità della pianta. In generale conviene potare a pianta già cresciuta, prima dell’estate (entro aprile) o prima dell’inverno.

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