In questo articolo di oggi ci vogliamo occupare dell’annaffiatura dei meravigliosi piccoli alberi di bonsai perché spesso, su questo argomento, c’è parecchia confusione. La cura e la coltivazione stessa dei bonsai sono certamente delle antiche arti che richiedono più di tutto una certa pazienza, una conoscenza soddisfacente e una dedizione particolare.
Una delle più complesse pratiche in termini di cura del bonsai è proprio il procedimento di annaffiatura e quindi oggi cercheremo di capire insieme quali sono le migliori strategie da adottare in tal senso. Iniziamo dicendo che l’annaffiatura del bonsai è intanto influenzata da molteplici fattori quali le dimensioni del vaso, il terriccio e le condizioni climatiche.
Quando annaffiare un bonsai?
La cosa fondamentale in primo luogo è quella di fornire all’albero la giusta quantità di acqua. Per capire quando quand’è il momento in cui il bonsai ha bisogno di essere annaffiato, la cosa importante è osservare per bene il terreno. Quest’ultimo infatti non deve mai essere asciutto e un metodo semplice per verificarne il livello di umidità è inserire il dito a un centimetro di profondità.
Annaffiare i bonsai, però, non vuole dire esclusivamente versare acqua fino a quando non esce fuori dai fiori del vaso dato che l’acqua deve sempre essere distribuita in maniera uniforme su tutta la superficie del terreno, facendo attenzione affinché raggiunga tutte le radici. In tal senso l’uso di un annaffiatoio con un doccino a pioggia dato che questo aiuta a simulare una pioggia naturale, oltre che ad evitare l’erosione del terriccio.
Ma come si deve annaffiare il bonsai?
Quando si parla di tecniche per l’annaffiatura del bonsai possiamo dire che ce ne sono davvero tante e tutte si possono adattare alle esigenze specifiche delle vostre piante così come alle condizioni ambientali in cui l’albero si trova. Ecco allora che qui di seguito vi parleremo di alcune tecniche, spiegandovi come metterle in pratica.
- Annaffiatura dall’alto;
- Annaffiatura per immersione;
- miglior momento della giornata.
La prima tipologia di annaffiatura deve essere effettuata con un annaffiatoio che abbia una doccetta a pioggia dato che questo vi permetterà, come già detto prima, di distribuire l’acqua in modo uniforme senza rischiare di erodere il terreno o danneggiare le foglie più delicate. Tuttavia c’è anche un altro metodo ed è quello dell’annaffiatura per immersione.
Questo consiste nel posizionare il vaso all’interno di un recipiente con l’acqua fino a che non si vedono le bolle d’aria emergere dal substrato. Possiamo dire comunque che entrambi tali metodi hanno i loro vantaggi e possono essere alternati. Infine vi consigliamo di annaffiare il bonsai nelle ore più fresche come ad esempio la mattina presto oppure la sera; questo perché in questo modo l’acqua potrà penetrare in profondità raggiungendo bene le radici.